Colorimetria Make-up: guida passo passo per principianti e professioniste
- Signor Marketting

- 4 set
- Tempo di lettura: 4 min
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Il mondo del make-up non è solo fatto di prodotti, texture e mode del momento. Alla base c’è un linguaggio universale: il colore. La colorimetria è la disciplina che insegna a usare il colore in modo strategico, basandosi su caratteristiche oggettive come il sottotono della pelle, la profondità e il contrasto.
Per una principiante può sembrare complicato: troppi termini, troppe palette, la paura di sbagliare fondotinta e sembrare “grigia” in foto. Per una professionista, invece, la difficoltà è spesso l’opposto: dare coerenza al proprio metodo e trasformare la teoria in pratica quotidiana con le clienti.
In questa guida passo passo vedremo come affrontare la colorimetria make-up partendo dalle basi, fino a consigli più avanzati, con esempi concreti per capire davvero come applicarla sul campo.
🧬 Step 1 – Osservare la pelle e capire il sottotono

Il primo passo, e il più importante, è identificare il sottotono. Non stiamo parlando del colore della pelle in superficie (chiara, media, scura), ma della tonalità che emerge da sotto la pelle. È il vero indicatore della palette di colori che valorizza un volto.
Sottotono caldo: riflessi dorati o giallastri, vene verdi al polso, pelle che si abbronza facilmente. Spesso il viso sembra risplendere con colori come oro, arancio, corallo.
Sottotono freddo: riflessi rosati o blu, vene bluastre o violacee, pelle che tende ad arrossarsi al sole. I colori che esaltano sono argento, fucsia, blu elettrico, lampone.
Sottotono neutro: una combinazione equilibrata, con vene di colore poco definito e la capacità di adattarsi bene a palette sia calde che fredde.
💡 Esempio pratico: se una cliente prova un rossetto arancione e il viso sembra “spento”, probabilmente ha un sottotono freddo.
🎨 Step 2 – Determinare la profondità e il contrasto
Il sottotono non basta. Ogni volto ha una “profondità cromatica”, che definisce quanto chiari o scuri sono pelle, occhi e capelli.
Toni chiari → pelle chiara, occhi chiari, capelli biondi.
Toni medi → pelle olivastra o beige, occhi nocciola o verdi, capelli castani.
Toni scuri → pelle più intensa, capelli neri, occhi scuri.
In parallelo, il contrasto è la differenza tra pelle, occhi e capelli:
Basso contrasto: tutto uniforme (es. pelle chiara, occhi chiari, capelli chiari).
Alto contrasto: pelle chiara, capelli scuri, occhi intensi.
💡 Perché serve? Perché il contrasto indica quanto “forti” possono essere i colori usati. Una persona a basso contrasto sta meglio con palette delicate e sfumate, mentre una a forte contrasto regge rossetti accesi e ombretti saturi.
💄 Step 3 – Fondotinta e basi: l’errore più comune
La maggior parte degli errori nasce qui: scegliere il fondotinta senza rispettare il sottotono.
Errore tipico: donna con sottotono caldo che sceglie un beige rosato → risultato? Viso spento, grigio, “malaticcio”.
Regola d’oro: il fondotinta deve “sparire” sulla pelle, fondendosi perfettamente.
Consiglio pratico: prova il fondotinta sul confine tra viso e collo, alla luce naturale, e osserva se scompare o crea uno stacco.
👁️ Step 4 – Ombretti: il gioco degli sguardi
Gli occhi sono il punto in cui la colorimetria diventa creativa.
Sottotoni caldi → ombretti dorati, bronzo, verde oliva, pesca.
Sottotoni freddi → grigio taupe, prugna, blu notte, rosa freddo.
Neutri → si adattano a entrambe le palette, ma vanno bilanciati.
💡 Esempio pratico: su occhi verdi con sottotono freddo, un viola prugna li farà risaltare molto più di un marrone caldo.
😊 Step 5 – Blush: piccolo dettaglio, grande differenza
Il blush è spesso sottovalutato. In realtà, è l’elemento che dona freschezza e tridimensionalità al volto.
Calde → pesca, corallo, albicocca.
Fredde → rosa lampone, ciclamino.
Neutre → nude rosati, beige rosati.
💡 Trucco da professionista: applicare il blush non solo sulle guance, ma sfumarlo leggermente verso le tempie per armonizzare con il colore dei capelli.
💋 Step 6 – Rossetti: la firma finale
Il rossetto è il campo dove la colorimetria diventa evidente anche all’occhio meno esperto.
Calde → rosso mattone, arancio, corallo.
Fredde → fucsia, rosso lampone, ciliegia.
Neutre → rossi classici, nude bilanciati.
💡 Esempio pratico: un rossetto arancio acceso illumina subito un sottotono caldo, ma spegne istantaneamente un sottotono freddo.
📸 Step 7 – Il test fotografico
Spesso la cliente non si rende conto delle differenze a occhio nudo. Ecco perché fotografare con diverse palette aiuta a mostrare il “prima e dopo”. Le foto rivelano subito se un colore illumina o appesantisce.
👩🎓 Step 8 – Dalla teoria alla pratica
La colorimetria non è una scienza esatta, ma una guida. Serve esercizio: provare combinazioni, osservare reazioni e soprattutto imparare a spiegare alla cliente il “perché” di una scelta. Una cliente convinta torna, una cliente confusa non ritorna.
✅ Conclusione
La colorimetria make-up è un percorso: si parte dall’osservazione, si passa all’analisi del sottotono e del contrasto, e si arriva a palette e rossetti che trasformano il volto. Per una principiante è un ottimo strumento per non sbagliare più, per una professionista è il segreto per fare la differenza.
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❓ FAQ
1. Posso avere sottotono freddo ma pelle olivastra?
Sì, il colore superficiale non sempre corrisponde al sottotono.
2. Il sottotono cambia se mi abbronzo?
No, cambia solo l’intensità della pelle.
3. Come capisco se un colore è “giusto”?
Se illumina il viso, gli occhi sembrano più brillanti e la pelle più uniforme.
4. Posso mischiare palette diverse?
Sì, ma sempre mantenendo l’armonia col sottotono.
5. La colorimetria vale solo per il make-up?
No, è utile anche in armocromia, styling e capelli.
6. Il corso è adatto alle principianti?
Sì, parte dalle basi.
7. Posso fare esercizi pratici?
Certo, sono previsti test reali.
8. Ricevo un attestato?
Sì, valido a livello professionale.
9. Posso seguirlo online?
Sì, accessibile ovunque.







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